I pensieri della giovinezza e i pensieri del suo compagno di viaggio per eccellenza: una fanciulla dalla pelle eburnea, lievemente rosata, come si addice alla
pubertà, un gatto sornione, che aguzza i sensi e osserva. Oltre il roseto, al di là dello sguardo fermato da germogli di natura e da architetture regolari, le guglie della storia si ergono verso
il sublime. Dall'anima tesa nei sensi, alle altezze architettoniche che sembrano "innumerevoli dita", ansiose di giungere agli dei. Tutto è espanso, tutto è colore. Di carne e di cielo. Di anima
amante e di pietra. I particolari (il drappeggio della tenda, il drappeggio del panno che si adagia, come un peplo sulla pelle di Madama Giovinezza) mostrano la cura e la perizia del maestro
pittore Giuseppe Faraone, paesaggista, sì, ma se al paesaggio ridiamo quel senso di virgiliana memoria, che è traduzione dell'intimo rapporto col mondo, con gli altri, con il principio divino.
Olio su tela, che è sentire profondo, del tempo che passa, della storia che attraversa la vita, della vita che segna le cose.
Francesca Aurelio
Lo studio dell'artista è visitabile previo appuntamento tutti i giorni
Il pittore Giuseppe Faraone
I colori da soli non dicono nulla, è l'artista che li anima mescolandoli insieme al suo stato d'animo, cosi nasce la pittura che non deve essere necessariamente né gioiosa né esteticamente bella, ma solo la cronaca delle proprie emozioni. Questa è la mia la mia Arte
(Giuseppe Faraone)
A Giuseppe Faraone di Adelia Rossi
Racconta la vita con maestria.
Or con pennellate
intrise di buon umore,
altre pervase
da una languida malinconia
che sgorga dall'intimo del cuore.
Basta una nota intrisa di pianto,
la carezza del vento
in un campo di grano,
o un gatto che osserva poco lontano.
Coglie l’essenza di ogni cosa
anche laddove qualcuno non osa….
pure fosse l’estremo pensiero
che vagabonda per via
lui coglie l'estro di fare poesia.
Adelia Rossi (poetessa)
Il mio primo atelier aveva il soffitto azzurro
All'amico Giuseppe Faraone
Sei Giuseppe tu
o d'altro nome ti fregi?
Forse sangue di limo
scorre tra i pensieri e
nelle dita sporche di colore.
Faraone ti chiami
eppur senza schiavi nè ancelle
lontani i cieli cobalto
palazzi , bistro e corona:
dinastie sedotte dal tempo.
Ma sei qui, come allora
e scordata la gravità del Rango
dipingi con l'oro degli avi.
Da canopi ormai arsi
forgi con l'occhio
arcobaleni evanescenti
che dalle mani fai
divenir confini di luce.
Emanuela Carniti Merini
(Poetessa figlia di Alda Merini)
Flavio Nimpo
La pittura di Giuseppe Faraone è sommesso canto d’anima, che evoca, sussurra, rimembra lungo una scia di stati interiori, impressioni, emozioni, che si fissano sulla tela con sensibilità artistica intimamente legata a talento e suggestive scelte cromatiche. Le pennellate sono specchio di uno sfogo lirico tradotto in racconto icastico e tutto rivela la potenza espressiva del colore fra sfumature, digradazioni, variazioni, capaci di intensa vis rappresentativa. Per l’artista dipingere equivale a splendido volo: la tela si traduce in etereo librarsi verso orizzonti infiniti…
Flavio Nimpo (poeta)
Innamorati a Milano
IL CANTO DELL'ANIMA
Le pennellate di un pittore
sono guidate dal cuore
tramite la sua mano,
che sinuosa danza e si muove
lasciando sulla tela colore, passione.
Ci puoi leggere la sua sensibilità
mescolata a tanta creatività,
ma anche tante emozioni,
ammirando ciò che poi ne vien fuori!
La tela dipinta, se ti immedesimi,
è come una canzone
o una bella poesia,
che ti prende dentro,
ti coinvolge e te ne innamori,
quando in diversi tratti di colori
la tua anima intravedi!
E' come una finestra aperta
su mari,monti e cieli blu
o praterie di fiori
di cui quasi percepisci gli odori
e anche il vento, se pur invisibile,
emana dolci suoni e sensazioni.
I tuoi occhi si perdono sognanti
in quel volo di fantasia
immortalato con maestria!
-Rosa Di Pino maggio 2019-
Dedicata al pittore Giuseppe Faraone dalla cui mano è nato il dipinto che mi ha rapito il cuore
Lettere scritte a Giuseppe Faraone dagli alunni delle scuole francesi ENTRA
Copyright - Giuseppe Faraone
Scrivi commento