Artista attento alle tematiche dell’Impressionismo e alle voci stilistiche del mondo figurativo contemporaneo, Giuseppe Faraone è l’artista che sogna e rappresenta l’inesprimibile. In una intensa meditazione, sovrappone il paesaggio reale a quello fantastico e giunge ad una pienezza creativa che è frutto di diverse tematiche. Se ogni elemento è descritto con realismo e verosimiglianza, nel contempo la concretezza si attenua progressivamente fino ad assumere un aspetto poetico e fiabesco. Nell’opera Poesia del mare, il paesaggio non sovrasta la composizione poiché la figura è immersa in una fiabesca iridescenza. E’ la sintesi tra la ragione e il sogno, tra il visibile e l’invisibile, tra la realtà e l’immaginazione.
Infatti, il paesaggio consiste nella intima trasposizione di oggetti e tematiche in esperienza formale, personale immagine della percezione e fantastica elaborazione di essa. Si avverte subito la letizia dell’animo quasi affrancato da ogni interesse mondano. La letizia è espressa nell’immagine dei fiori, del fiume e del mare il cui celeste cromatismo vola sempre più in alto in un irrefrenabile slancio che arriva oltre i confini dell’universo. Qui inizia la favola bella, la favola che non ha mai fine.
Sono atmosfere fantastiche, ravvicinate l’una all’altra dall’uso sapiente di forme e colori. L’immagine del fiume e del mare rende con efficacia l’incessante elevazione dell’animo che al di là di ogni delusione e paura, al di là dei cieli stellati, oltre i temporali e le nuvole, approda nelle pure ragioni dello spirito con il desiderio di un mondo più bello, ove non giunga eco di eterni dolori. L’impianto impressionista intensifica la componente meravigliosa e poetica: sembra un Eden fuori dal tempo. E’ la felice immersione nella libertà e nella mutevolezza della natura, anch’essa mimesi della terra alla ricerca di una forma nuova ed eterna per la felice e armoniosa ricongiunzione con la materialità e la solare spiritualità dell’esistenza, collegata ai versi di Arthur Rimbaud: “L’eternità è il mare mischiato al sole”.
In una realistica adesione ai dati della natura, in siffatta affinità con l’Impressionismo, l’artista rivive e quindi reinterpreta la realtà in personali mondi suggestivi ed evocativi; ricrea il “Tutto” in emblematiche progressioni di visioni fantastiche con l’apertura al mondo esterno e la condivisione con il mondo interno.
Probabilmente, l’automazione e la smaterializzazione dei rapporti sociali hanno portato alienazione ed egli propone il suo ideale che non annulla le differenze spazio-temporali e non allontana l’esperienza diretta del reale, ma trasmette le sensazioni legate alla favola che è nel cuore di ogni individuo. Nel nuovo spazio della globalizzazione, l’artista rifiuta l’astratto universalismo. Forse l’individuo si sente solo di fronte alla totalità del mondo ma i suoi puri, inalterabili e solidi sentimenti vincono e superano differenze, ostilità, distanziamenti, paure e aridità.
Segno di una ricerca che non si arrende mai, neppure ai cambiamenti storici, la pittura di Faraone risulta di forte attualità perché l’uomo ha bisogno di sogno, immaginazione, poesia, romanticismo ed evasione, oggi più di ieri. Forse si avverte il rischio che l’uomo vada incontro a minacce insite nella civiltà industriale. Forse la società di massa ha messo in pericolo l’esistenza di valori autentici. Forse l’individuo è talmente preso nella sua corsa verso chissà quali obiettivi. E allora Faraone immagina una difesa della vita in se stessa, a prescindere dalle condizioni sociali e storiche che sono caratterizzate dal dolce fluire degli eventi naturali, come i fiumi che attraversano i campi fertili delle sue opere e dell’immaginazione.
Da qui ha origine il suo “fiabesco realismo impressionista”: la realtà viene rappresentata e riproposta nell’elaborazione della luce e del colore ma legata all’idealismo, al quotidiano, alla percezione, all’impressione e all’eterno concetto del significante che si espande nel mondo e nella tela nella centripeta e sovrapposta naturalezza paesaggistica e figurale. Nel suo Impressionismo, l’energia materica, dinamica, naturale e primordiale è fusione del dinamismo di questo nuovo linguaggio artistico. Si nota l’obiettivo di rappresentare le percezioni, la fantasia, l’immaginazione, la fiaba e la realtà attraverso la sensibilità, l’intuizione e una pittura basata su associazioni di colori perché, come ha recentemente affermato, i colori “da soli non dicono nulla, è l'artista che li anima mescolandoli insieme al suo stato d'animo, cosi nasce la pittura che non deve essere necessariamente né gioiosa né esteticamente bella, ma solo la cronaca delle proprie emozioni. Questa è la mia la mia Arte”. In questa moderna struttura impressionista, subentra il valore semantico degli artifici materici e del simbolismo cromatico. Siccome immagini e colori diventano simboli che fanno intuire forze evocative e quasi misteriose, l’artista crea paesaggi per trarne la più intima essenza mediante la disposizione dei tratti e dei loro rapporti cromatici. L’immaginazione tende a dare densità al sentimento di infinita e poetica libertà: di qui il ricorrere ad immagini liriche, particolarmente consone per la loro aderenza al motivo dinamico della pittura.......